#SONOPAMELA , sono un paese alla deriva

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... se anche tu vuoi che il doppiopesismo strumentale dei nostri governanti lasci spazio al buonsenso condiviso.


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#SONOPAMELA

Italico doppiopesismo, ed il timore dei nostri governanti a mostrar pietà per la prima vera vittima di questo loro sistema.  

Se sei di sinistra, e per bene, ovviamente devi pensare che il fanatico neonazista che ha sparato contro sei uomini innocenti colpevoli di avere la pelle nera sia un criminale.

Ma devi anche dire che Oseghale deve avere lo stesso trattamento di qualsiasi spacciatore pregiudicato sospettato di omicidio e di occultamento di cadavere.  

In qualsiasi paese e in qualsiasi tempo questo sarebbero considerazioni banali:  in un paese diviso e manicheo come il nostro - purtroppo - sono affermazioni che fanno scandalo.

Ancor più scandaloso è che nessuno dei nostri governanti abbia ritenuto opportuno scendere in piazza per manifestare solidarietà alla povera Pamela, vittima di un sistema più grande di lei, oggi restio a far autocritica, di certo indifferente al comune sentire.

Le manifestazioni di piazza a senso unico sono la cartina tornasole della disgustosa arroganza di un'intera classe politica, vile e codarda al punto da tradire quell'uguaglianza costituzionale che dovrebbe indirizzarne il governo, viscidamente ipocrita nel negare tutela e civica pietas ai più deboli. 

Torneremo ad essere un paese civile quando il doppiopesismo strumentale lascerà lo spazio al buonsenso condiviso. Di fronte agli assassini e ai pistoleri non esistono un pensiero di destra e uno di sinistra, due modi diversi di valutare chi sopprime una vita, a seconda del colore della pelle, o delle svastiche che si è tatuato sul viso. 

Al corteo antirazzista i centri sociali inneggiano alle foibe e non spendono neanche una parola di solidarietà verso Pamela, massacrata e fatta a pezzi a 18 anni; Minniti oggi auspica pene esemplari per i tre nigeriani accusati dell’omicidio di Pamela, ma dovrebbe prima spiegare perché questi tre nigeriani erano in Italia come richiedenti asilo pur non avendo alcun diritto allo status di rifugiato.

Queste tre bestie non avrebbero dovuto essere in Italia. Di questo dovrebbe parlare il ministro dell’Interno, di questo soffre un'Italia pericolosamente alla deriva e senza più identità.

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